Come coltivare la Viola Mammola in giardino e in vaso
Come coltivare la Viola Mammola? Prima di rispondere a questa domanda è doverosa una piccola premessa. La Viola Mammola è una piccola pianta erbacea perenne molto facile da coltivare, ed è molto apprezzata sia per le sue fioriture ornamentali che per alcune proprietà terapeutiche. Il suo nome botanico è Viola odorata, per via del profumo gradevole che emanano i suoi fiori.
Coltivare la Viola Mammola: principali caratteristiche della pianta
Questa pianta può raggiungere un’altezza massima di 10 massimo 15 centimetri, le foglie sono a forma di cuore oppure ovali, poste alla base, di un bel verde brillante. I fiori sono molto belli, con un calice diviso e una corolla di cinque petali blu-viola e sono molto profumati. Sbocciano a marzo quando il clima è ancora freddo e durano fino all’estate. La Viola Mammola, oltre alla funzione decorativa, è molto apprezzata per le sue proprietà benefiche che sono utilizzate in fitoterapia e in cosmetica.
In particolare viene impiegata come rimedio naturale contro bronchiti, cattiva digestione, tosse e screpolature della pelle. Se consumata in grandi quantità può avere un effetto lassativo. La sua profumazione gradevole, unita alla naturale azione emolliente, la rendono un ingrediente molto utilizzato in campo cosmetico per la realizzazione di creme e oli profumati.
Irrigazione, concime e cura della Viola Mammola
Coltivare la Viola Mammola è abbastanza semplice, essa infatti non richiede un terreno particolare, è sufficiente che esso sia ben drenato e leggermente umido. Non temono il gelo, anche per lunghi periodi, ma soffrono il caldo. Per una corretta fioritura hanno bisogno del pieno sole dall’autunno ad aprile e della mezz’ombra negli altri mesi.
Durante i periodi più caldi vanno annaffiate con regolarità ma senza eccessi, si concimano in autunno e in primavera con prodotti a lenta cessione. Per favorire la fioritura è bene rimuovere alla base i fiori appassiti. La Viola Mammola è una pianta rustica molto resistente e raramente subisce attacchi da parte di parassiti come gli afidi, ma soffre il marciume delle radici e la ruggine, per questo è importante evitare ristagni idrici.
© A cura di Simone Pifferi
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