Il significato e la simbologia del Croco
Il Croco è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Iridaceae. Sono piante erbacee perenni dal fiore a forma di coppa molto diffuso nel bacino del Mediterraneo soprattutto in Africa Settentrionale e Asia Minore. Questo fiore è molto simile a quello da cui si estrae lo zafferano. Per questo motivo il Croco viene comunemente chiamato anche Falso Zafferano.
La pianta può raggiungere un’altezza di 30 cm e la forma biologica prevalente è quella bulbosa. In altre parole, queste piante erbacee perenni tendono a portare le loro gemme sotto la superficie del suolo. Infatti, durante i periodi freddi, non presentano organi aerei bensì gemme sotterranee denominate bulbi.

Esistono circa 80 specie di Croco e, alcune di queste, possono risultare mortali se ingerite o causare forti mal di testa se annusate. Da un fiore simile al Croco, denominato Vero Zafferano e appartenente alla stessa famiglia delle Iridaceae (Crocus sativus) si ricava la preziosa spezia usata in cucina. Attenzione però! Una dose di 20 grammi al giorno di zafferano può anche risultare mortale.
Il significato del Croco
Il nome di questo fiore deriva dal termine greco kroke il cui significato letterale è “filamento” e sta a indicare una delle principali peculiarità di questo delicato fiore, cioè, i lunghi stimmi presenti all’interno della corolla. I Crochi sono fiori conosciuti fin dai tempi antichi. Perfino Omero lo nomina quando descrive il talamo nuziale di Giove e Giunone. Forse è proprio questo il motivo che lega questo fiore alla passione e alla sensualità.
I romani invece usavano porre questi fiori sulle tombe dei propri cari nella speranza di una vita ultraterrena. Questa consuetudine potrebbe derivare proprio dal fatto che i lunghi stimmi del Croco rappresentano una sorta di filo continuo tra la vita e la morte.
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