Frasi dal film Forrest Gump
Forrest Gump è un film del 1994 diretto da Robert Zemeckis con protagonista Tom Hanks (oscar per il migliore attore protagonista nel 1995). Il film ha ottenuto 7 candidature e vinto 6 oscar, vinto 3 Golden Globe e due nomination ai David di Donatello nel 1995.

Il film racconta trent’anni di storia americana (dagli anni ‘50 agli anni ‘80) attraverso lo sguardo innocente di Forrest Gump, un bambino (poi adolescente e infine uomo) con disabilità intellettive. Seduto su una panchina alla fermata dei bus, Forrest racconta la sua vita alle persone che vanno e vengono in attesa dell’autobus. Racconta l’infanzia in Alabama con la sua mamma, che lo incitava a non lasciarsi sopraffare dagli altri, l’incontro con Jenny, la bambina che poi diventerà la sua migliore amica e poi l’amore della sua vita, e che lo aiuta a scoprire il suo talento nella corsa, talento che lo porterà all’università come giocatore di football e che lo aiuterà a sopravvivere alla guerra del Vietnam. Un racconto che si sviluppa in anni di profondi cambiamenti per l’America, e Forrest assiste a questi eventi incontrando quasi per caso personaggi come Elvis Presley, Lennon, Kennedy e Nixon, prendo parte a momenti cruciali del Novecento senza rendersene conto, vivendo tutto con semplicità e naturalezza.
Scopri le frasi più belle del film “Forrest Gump”
Mamma diceva sempre: la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!
Forrest Gump
Forrest Gump: Mamma, “vacanza” che vuol dire?
Signora Gump: “Vacanza”?
Forrest Gump: Dov’è andato papà.
Signora Gump: “Vacanza” è quando vai da qualche parte… e non ti fai più rivedere.
Quando ero piccolino, mamma mi mise il nome di un eroe della guerra di secessione, il generale Nathan Bedford Forrest. Diceva che in qualche modo eravamo parenti. Lui aveva fatto una cosa: aveva messo su un circolo chiamato Ku Klux Klan. Si mettevano addosso mantelli, e lenzuola, e andavano in giro come tanti fantasmi o spiriti o cose così. Mettevano le lenzuola anche sui cavalli, per andare in giro. Comunque, è così che ho avuto il mio nome, Forrest Gump. Mamma diceva che quel Forrest era per ricordarmi che tutti facciamo cose che, be’, che non hanno molto senso.
Forrest Gump
Jenny: Sei stupido o che? Dimmi.
Forrest Gump: Mamma dice che stupido è chi lo stupido fa, eh.
Jenny: Sono Jenny.
Forrest Gump: Io sono Forrest, Forrest Gump.
Quel giorno, non so proprio perché, decisi di andare a correre un po’, perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta lì pensai di correre fino la fine della città, e una volta lì pensai di correre attraverso la contea di Greenbow. Poi mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell’ Alabama. E cosi feci. Corsi attraverso tutta l’Alabama, e non so perché continuai ad andare. Corsi fino all’oceano e, una volta lì mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre. Quando arrivai a un altro oceano, mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girarmi di nuovo e continuare a correre. Quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare… insomma, la facevo!
Forrest Gump
Sergente Istruttore: Gump! Qual è il tuo solo scopo in questo esercito? L’hai imparato?
Forrest Gump: Fare tutto quello che mi dice, sergente istruttore!
Sergente Istruttore: Maledizione, Gump! Sei un maledetto genio, è la risposta più azzeccata che ho sentito, devi avere un maledetto quoziente intellettivo di 160, sei maledettamente dotato, militare Gump!
Ora, ci avevano detto che il Vietnam era molto diverso dagli Stati Uniti d’America. Tranne che per i barattoli di birra e la grigliata, era vero.
Forrest Gump
Forrest: Vuoi sposarmi? Sarei un buon marito, Jenny.
Jenny: Ne sono sicura, Forrest.
Forrest: Non mi sposerai, però…
Jenny: È meglio che tu non mi sposi.
Forrest: Perché non mi ami, Jenny? Non sono un uomo intelligente, ma so l’amore che significa.
Forrest: Sei una mamma, Jenny!
Jenny: Sono una mamma. Si chiama Forrest.
Forrest: Come me!
Jenny: Gli ho dato il nome di suo padre.
Forrest: Anche suo padre si chiama Forrest?
Cooper: Signore, perché corre?
Reporter 1: Perché corre?
Reporter 2: Lo fa per la pace nel mondo?
Reporter 3: Lo fa per i senzatetto?
Reporter 2: Corre per i diritti delle donne?
Cooper: Oppure per l’ambiente?
Reporter 1: O per gli animali?
Reporter 3: Contro le armi nucleari?
Forrest come voce narrante: Non riuscivano a credere che uno poteva correre tanto senza una ragione particolare.
Reporter 2: Ma perché fa questo?
Forrest: Avevo voglia di correre.
Mamma diceva sempre “Devi gettare il passato dietro di te, prima di andare avanti”.
Forrest Gump
Sono un po’ stanchino. Credo che tornerò a casa ora.
Forrest Gump
Forrest Gump: Qual è il mio destino, mamma?
Signora Gump: Dovrai scoprirlo da solo. La vita è una scatola di cioccolatini, Forrest. Non sai mai quello che ti capita.
Forrest Gump come voce narrante: Mia mamma aveva un modo di spiegare le cose che io le capivo sempre.
Non lo so, se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza. Ma io… io credo… può darsi le due cose. Forse le due cose càpitano nello stesso momento. Mi manchi tanto, Jenny! Se hai bisogno di qualcosa non sarò molto lontano.
Forrest Gump
Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose. Dove va. Dov’è stata. Quante scarpe che ho messo io. Scommetto che se mi sforzo tanto riesco poi a ricordare il primo paio. Mamma disse che quelle mi portavano dovunque, disse che erano le mie scarpe magiche.
Forrest Gump
Non permettere mai a nessuno di dirti che è migliore di te, Forrest. Se Dio avesse deciso che fossimo tutti uguali, avrebbe dato a tutti un apparecchio alle gambe.
Signora Gump
Mamma diceva sempre che i miracoli accadono tutti i giorni.
Forrest Gump
Lo so che non mi crede se glielo dico, ma io corro come il vento che soffia! E da quel giorno, se andavo da qualche parte, io ci andavo correndo!
Forrest Gump
Un giorno cominciò a piovere e non la smise più per quattro mesi. Siamo stati sotto le piogge di tutti i tipi: da quella fina fina che ti punge, a quella grossa grossa che ti ammacca; la pioggia che scorreva giù di lato e a volte la pioggia che veniva anche dritta dritta da sotto! Accidenti, pioveva anche di notte!
Forrest Gump
Se non ti piacciono la mia famiglia e i miei amici, non voglio sentire nulla al riguardo. Potrebbero non significare niente per te, ma significano tutto per me.
Forrest Gump
Il tenente Dan aveva capito che ci sono cose che non si possono cambiare. Lui non voleva essere chiamato storpio, così come io non volevo essere chiamato stupido.
Forrest Gump