Frasi dal film Alice nel paese delle meraviglie
Alice in Wonderland è un film uscito nel 2010 e diretto da Tim Burton. Ha vinto due Oscar nel 2011 per miglior scenografia e migliori costumi.
Alice è una giovane che sogna una vita piena di avventure. Quando un lord sgradevole la chiede in sposa, lei si rifiuta e fugge nel bosco dove incontra il Bianconiglio. Decisa a seguirlo entra in una grande buca e si ritrova in un mondo parallelo che però sente di conoscere già. Alice incontrerà buffe e strampalate creature, alcuni personaggi amichevoli, fra cui il Cappellaio Matto (interpretato da Johnny Deep), e altri no, e scoprirà che il destino del Sottomondo dipenderà dal suo coraggio e dalle sue scelte.
Scopri le frasi più belle del film “Alice nel paese delle meraviglie”
Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe..
Cappellaio Matto
La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!
Cappellaio Matto
Se una persona ha il potere di farti cambiare umore, allora è veramente importante.
Cappellaio Matto
Alice: È impossibile…
Il Cappellaio Matto: Solo se pensi che lo sia.
Alice: Per quanto tempo è per sempre?
Bianconiglio: A volte, solo un secondo.
Fante Di Cuori: Se state nascondendo Alice direte addio alla testa.
Cappellaio Matto: L’abbiamo già salutata!
Cappellaio Matto: Sono diventato matto?
Alice: Temo di sì, sei assolutamente svitato. Ma ti rivelerò un segreto: tutti i migliori sono matti.
Prima eri molto più… moltosa! Hai perso la tua moltezza.
Cappellaio Matto
Nessuno ha mai ottenuto nulla con le lacrime.
Brucaliffo
Il segreto cara Alice, è circondarsi di persone che ti facciano sorridere il cuore. È allora, solo allora, che troverai il Paese delle Meraviglie.
Cappellaio Matto
Hai ragione Stayne, è meglio essere temuti che amati.
La Regina Rossa
Su, avanti, dobbiamo prepararci all’affettamento. E quindi è ora di perdonare e dimenticare, o dimenticare o perdonare, quale dei due venga prima o in ogni caso sia più conveniente.
Cappellaio Matto
Non si vive per accontentare gli altri. La scelta deve essere solo tua. Perché quando andrai ad affrontare quella creatura, ci dovrai andare da sola.
La Regina Bianca
Alice: Ho appena avuto una visione. Le donne tutte con i pantaloni e gli uomini con la gonna.
Hamish: È meglio se tieni per te le tue visioni. Se sei in dubbio, rimani in silenzio.
Ho una malattia si chiama fantasia: porta quasi all’eresia è considerata pazzia.
Cappellaio Matto
Alice: Vorrei tanto svegliarmi.
Cappellaio Matto: Credi ancora che sia un sogno, è così?
Regina Bianca: Gli alberi sono tristi, ci hai parlato ultimamente?
Damigella: Si, vostra maestà.
Regina Bianca: Forse con più gentilezza?
Alice: Ma che sta facendo?
Stregatto: La deliranza.
Pincopanco e Pancopinco: Deliranza, che bellanza.
Ma io non voglio andare in mezzo ai matti, si lamentò Alice. Oh, non hai altra scelta, disse il Gatto: qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta. Come lo sai che sono matta? disse Alice. Devi esserlo, disse il Gatto, altrimenti non saresti venuta qua.
Cappellaio Matto: Potresti restare.
Alice: Che bell’idea. Che folle, pazza, meravigliosa idea. Ma non posso. Ci sono domande a cui devo rispondere e cose che devo fare. Tornerò prima che te ne accorga.
Cappellaio Matto: Non ti ricorderai di me.
Alice: Certo che mi ricorderò, come potrei dimenticare? Cappellaio, perché un corvo assomiglia a una scrivania?
Cappellaio Matto: Non ne ho la più pallida idea. Buon viaggio-a-vederci.