07 Giugno 2023

Significato dei Fiori: Margherita

Il significato e la simbologia della Margherita

La Margherita, il cui nome scientifico è Leucanthemum vulgare è una pianta erbacea della famiglia appartenente alla famiglia Asteracee molto diffusa nei prati di tutta la penisola italiana. Il nome generico (Leucanthemum) deriva da due parole greche. La prima, leukos che significa bianco e la seconda, anthemon che significa fiore.

Come le parole stesse ci indicano, fanno diretto riferimento al colore dei fiori. Le prime notizie che abbiamo sulla Margherita risalgono al tempo dell’antico Egitto (circa 4000 anni fa) dove possiamo trovarla come decorazione in alcuni vasi di ceramica.

margherita significato e simbologia

Altre testimonianze della Margherita nei tempi antichi si trovano a Creta e in Medio Oriente. Da alcune testimonianze scritte si è venuto a conoscenza dell’uso medicamentoso che i romani facevano della Margherita. Infatti, durante le campagne belliche, i medici portavano a loro seguito sacchi colmi di Margherite. I fiori venivano spremuti e, con il succo che se ne ricavava, venivano imbevute le bende utilizzate per curare le ferite riportate durante i combattimenti.

Il significato della Margherita

Nel linguaggio dei fiori la Margherita assume diversi significati tutti volti alla positività e collegati al concetto di ‘verità’. Tra i significati più frequenti troviamo quello di semplicità, innocenza, spontaneità, bontà, freschezza, purezza, e amore fedele. Grazie ad un’usanza comune nel Medio Evo ha assunto il significato di: “ci devo pensare”. Da qui derivò il significato di “abbi pazienza”. Nella religione cattolica tradizionale significa “bontà d’animo”.

Una famosa tradizione popolare vuole che le Margherite vengano usate per domandare “Lui mi ama o non mi ama?“. In questa usanza, vengono tirati i petali del fiore, uno per volta, con andamento rotatorio da destra a sinistra, tenendo il gambo con l’altra mano, finché l’ultimo petalo rimanente non dà il verdetto finale. Le origini di questa pratica si fanno risalire ai tempi della regina Vittoria. Una cameriera, di nome Margherita, avendo il cuore infranto decise di interrogare l’omonimo fiore affinché la aiutasse a trovare un degno corteggiatore. Nel romanzo Faust, scritto da Johann Wolfgang von Goethe nel 1808, una tal Margherita, usando il solito sistema, domandava al fiore che portava il suo stesso nome, se Faust l’amasse o meno. Da allora, questa forma popolare di profezia, è continuata ovunque nel tempo, in modo più blando e scherzoso.

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