Il significato e la simbologia dell’Albero di Giuda
L’Albero di Giuda o Siliquastro il cui nome scientifico è Cercis siliquastrum è un albero appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Spesso viene utilizzato come ornamento nei giardini e lungo le strade risultando particolarmente resistente agli agenti inquinanti presenti in città.
Il piccolo albero, spesso solo un arbusto, è originario dell’area mediterranea e molto diffuso in tutta Italia. La crescita è lenta, la corteccia appare grigiastra negli esemplari adulti e rossiccia in quelli più giovani. La fioritura, di un color rosa vivace tendente al lilla, avviene durante i mesi di marzo e aprile.

L’Albero di Giuda nella leggenda
Una leggenda vuole che sia stato il sangue di Giuda a colorare i fiori di rosa-lilla. Infatti, secondo la tradizione cristiana, Giuda Iscariota, dopo aver dato a Gesù il fatidico bacio, tormentato dai sensi di colpa, decise di impiccarsi proprio presso quest’albero segnando così la sua sorte. Da quel momento i cristiani odiarono profondamente quest’albero, ma, continua la leggenda, Dio riconobbe l’innocenza della pianta e volle donargli una fioritura abbondante per farsi di nuovo amare dagli uomini.
In una frase del Durante, botanico e medico umbro del XVI secolo, possiamo leggere: “Siliquastro, siliqua silvestre, arbor di Giuda, arbor d’Amore” la cui traduzione, anche se intuitiva, è: Siliquastro, siliqua silvestre, albero di Giuda albero d’Amore”.
Il significato e la simbologia dell’Albero di Giuda
In Spagna, l’Albero di Giuda, è un albero di buon auspicio ed è associato all’amore e al romanticismo. Le coppie, infatti, si baciano sotto i suoi rami per assicurarsi la buona sorte.
Si ipotizza che il Siliquastro avesse un significato già nei culti precristiani europei e che la nuova religione abbia stravolto o comunque reinterpretato l’originale significato di questa pianta come è avvenuto in molte altre circostanze.
Per ricostruire il mistero dell’Albero di Giuda dobbiamo addentrarci nella simbologia insita proprio nel “comportamento” della pianta stessa. Infatti, è l’unico albero i cui fiori crescono e sbocciano direttamente dai rami e dal tronco.
Considerando inoltre che la fioritura avviene durante il periodo dell’Equinozio di Primavera potremmo concludere che probabilmente il Siliquastro fu usato negli antichi riti della celebrazione dell’arrivo della nuova stagione. Per i Romani si trattava in particolare dell’inizio del nuovo anno: qualcosa muore, finisce, giunge a compimento, qualcosa rinasce, ricomincia.
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