Cosa vedere, come visitare e quando andare all’Abbazia di Glastonbury
L’Abbazia di Glastonbury si trova a pochi metri dal centro dell’omonima cittadina. Sorge a sud di Bristol, nel Somerset, sulla Magdalene Street. È circondata da un parco di 36 ettari con oltre 250 alberi dove è possibile sedersi e meditare per godere di una pace di una tranquillità fuori dal tempo.
Infatti nonostante sia circondata dalla città, mantiene ancora intatto il fascino arcano del mistero e della storia leggendaria che avvolge le rovine gotiche dell’abbazia. L’Abbazia di Glastonbury è un complesso monastico medievale edificato nel 712 da Ine, un re sassone, del Wessex e successivamente ricostruito dai Benedettini dopo che un incendio nel 1184 la distrusse.

Durante il regno di Enrico VIII, nel corso del XVI secolo, incominciò una battaglia contro i simboli della cristianità, poiché la corona voleva sempre di più affermare il suo dominio, anche religioso, tramite la diffusione della chiesa Anglicana. Così, una delle più grandi costruzioni della cristianità in britannia fu distrutta. L’Abbazia di Glastonbury, chiusa nel 1539 in seguito alla Riforma protestante, ha rappresentato per anni un’importante meta di pellegrinaggio.
Il Monastero di Glastonbury è la più antica costruzione cristiana in Gran Bretagna. La sua storia risale all’VIII secolo ed è connessa alla leggenda di Re Artù. Infatti, in varie versioni del circolo arturiano, Glastonbury è identificata con l’isola di Avalon, leggendario e mai trovato luogo arturiano. Lo storico Goffredo di Monmouth fu il primo a mettere in relazione Glastonbury con Avalon nel 1133. Nel 1191 i monaci dell’abbazia dichiararono di aver scoperto le tombe dove erano sepolti Artù e Ginevra.