Perché ho paura dello straniero? La Xenofobia
Xenofobia è un termine che deriva dalle parole greche “xenos” e “phobos” il cui significato letterale è paura dello straniero.
La Xenofobia è l’avversione indiscriminata o un atteggiamento di rifiuto e ostilità verso tutto ciò che diverso, in particolare verso gli abitanti, la cultura, la religione, la lingua e le usanze sia di altri paesi che di una stessa nazione. Per questo si parla di Xenofobia culturale e Xenofobia verso i popoli.
La Xenofobia, ovvero la paura dello straniero, può essere considerata come un disturbo d’ansia, che può diventare una vera e propria fobia, in cui lo stimolo fobico sconosciuto causa paura perché non può essere controllato.
Chi si sente minacciato da chi ha un aspetto diverso e parla un’altra lingua, si difende rifugiandosi nel pensiero condiviso della propria superiorità politica, religiosa e sociale. Ovvero giustifica il proprio comportamento con lo scopo di non perdere la propria identità nazionale.
La differenza tra Xenofobia e razzismo è molto sottile. Il razzismo sostiene la superiorità di una razza rispetto a un’altra, anche della stessa nazionalità, mentre la Xenofobia è la paura di ciò che è diverso per etnia, natura o specie.

Quali sono le cause della Xenofobia?
Le principali cause della Xenofobia sono prevalentemente una predisposizione genetica all’ansia, un evento traumatico vissuto nel passato, un comportamento appreso dalla famiglia o dall’ambiente, l’ignoranza e gli stereotipi verso altre culture.
Secondo la teoria evoluzionistica, questa fobia verso lo straniero è presente da sempre in tutte le civiltà e in tutte le epoche. È dunque un comportamento adattivo, ereditato dai nostri antenati, volto a garantire la sopravvivenza della specie.
Sigmund Freud arrivò a formulare due ipotesi. La prima è che la Xenofobia abbia origine dall’astio e dalla gelosia provata dal bambino nei confronti di un fratellino per il timore di perdere l’affetto dei genitori. Se ha maturato un rapporto di fiducia con la madre e l’ambiente in cui è cresciuto, questi sentimenti generalmente, scompaiono nel momento in cui inizia ad integrarsi con bambini suoi coetanei.
La seconda è che l’uomo soffra di angoscia nevrotica che non nasce da alcuna minaccia reale ma dall’esternalizzazione della paura di un pericolo interno inconscio su un elemento esterno.
Quali sono i sintomi della paura dello straniero?
Come qualsiasi altra fobia i sintomi che può avvertire uno xenofobico sono: tachicardia, respiro irregolare, sudorazione eccessiva, nausea, tremore.
Chi soffre di Xenofobia mette in atto strategie di evitamento come evitare i luoghi in cui siano presenti stranieri; nei casi più gravi può sfociare in atti di violenza.
Come combattere la paura dello straniero
Non esiste una terapia specifica per la cura della Xenofobia ma la psicoterapia cognitivo-comportamentale può aiutare a gestire la propria paura comprendendone le cause.
Senza entrare nel merito delle dinamiche politiche, economiche, religiose e sociali, possiamo concludere dicendo che una soluzione al problema della paura dello straniero è la cultura, in quanto la non conoscenza genera paura. Ma ciò è possibile solo:
- superando i pregiudizi
- creando canali legali di migrazione al fine di ridurre l’ingresso degli immigrati irregolari
- attuando un’integrazione strutturata e rendendo obbligatorio l’apprendimento della lingua e della cultura italiana
- creando investimenti e opportunità di lavoro nei paesi in cui, seppur poveri, non c’è la guerra
- combattere il business dell’immigrazione.
A cura di Filomena Iannone