Perché ho paura dell’altezza e dei luoghi elevati? L’Acrofobia
Acrofobia è un termine che deriva dalle parole greche “akron” e “phobos” e significa paura dell’altezza e dei luoghi elevati.
L’Acrofobia è una fobia specifica che genera una paura persistente, eccessiva e irrazionale di cadere nel vuoto e di perdere il controllo quando ci si trova su grattacieli, cime dei monti, funivie, balconi, ponti, montagne russe etc.
La paura dell’altezza è per gli uomini una paura naturale. È capitato o può capitare a chiunque di avere le vertigini e un po’ di timore affacciandosi dai piani più alti di un palazzo, e questo è del tutto normale perché è il nostro innato istinto di protezione che prende il sopravvento.

Cosa scatena la paura dell’altezza e dei luoghi elevati?
Le probabili cause dell’acrofobia e quindi, della paura dei luoghi elevati, sono:
- predisposizione genetica
- evento traumatico vissuto nell’infanzia, come l’essere caduti dal seggiolone
- un’errata percezione delle altezze con una conseguente tendenza a sopravvalutarle
- problemi all’apparato vestibolare con conseguente perdita dell’equilibrio
- correlazione con altre fobie come l’aerofobia, cioè la paura di volare.
Quali sono i sintomi della paura dell’altezza?
I principali sintomi dell’acrofobia sono:
- Ansia
- Vertigini
- Tachicardia
- Tremore
- Eccessiva sudorazione
- Difficoltà respiratorie
- Palpitazioni
- Senso di perdita dell’equilibrio
- Attacco di panico
Nel momento in cui l’Acrofobia inizia ad avere conseguenze negative nella sfera sociale e lavorativa con sintomi che si protraggono da oltre sei mesi, è necessario rivolgersi ad uno specialista competente il quale procederà con i trattamenti necessari.
Come combattere la paura dell’altezza
Una buona percentuale di risultati positivi si hanno con la terapia cognitivo-comportamentale con la quale il paziente prende coscienza della propria paura, trasformando i pensieri negativi in positivi, impara gestire l’ansia e a calmarsi attraverso tecniche di rilassamento.
Esiti risolutivi si possono ottenere con la terapia di desensibilizzazione sistematica e di esposizione che hanno l’obiettivo di ridurre gradualmente la paura dell’altezza e dei luoghi elevati esponendo il soggetto alla situazione temuta in modo controllato. Un tipico esempio di terapia è salire i piani di un palazzo iniziando dal primo per poi di volta in volta andare sempre più su. Molto efficace è abbinare queste terapie alla realtà virtuale. Se necessario possono essere prescritti alcuni sedativi.
Infine, in Svizzera, un gruppo di medici ha sperimento una soluzione farmacologica basata sull’assunzione di una pillola di cortisolo che, agendo sul cervello, annullerebbe la paura dell’altezza. I risultati, pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno dimostrato che la metà dei pazienti acrofobici, a cui era stata somministrata la pillola in combinazione con la terapia comportamentale, era in grado di gestire meglio la paura (con una sua significativa riduzione) una volta sottoposti a una simulazione virtuale.
A cura di Filomena Iannone