Perché ho paura dei fulmini? La Ceraunofobia
La Ceraunofobia, è una parola che deriva dai termini greci “keraunos” e “phobos” il cui significato è paura dei fulmini. Questa fobia è spesso legata alla Brontofobia, dal greco “vrontés” e “phobos”, che significa paura dei tuoni.
Entrambe sono fobie specifiche che si manifestano con la paura eccessiva e incontrollata di tuoni e fulmini. Altri termini usati per indicare questa fobia sono Tonitrofobia e Astrapofobia.

Quali sono le cause della Ceraunofobia?
Con l’arrivo di un temporale, alcune persone possono provare dolore alle ossa, mal di testa e stanchezza. Altre, nei casi più gravi, con lo scatenarsi di tuoni e lampi,iniziano a provare una forte ansia anticipatoria che può sfociare in un vero e proprio attacco di panico, anche in assenza di un reale pericolo.
Quali sono i sintomi della paura dei fulmini e dei tuoni?
I principali sintomi della paura dei fulmini sono:
- ansia
- respiratorie accelerata
- tachicardia
- sudorazione eccessiva
- nausea o vomito
- mal di stomaco
- tremore
- tensione muscolare
- attacco di panico
Un comportamento diffuso tra gli ceraunofobici è l’ossessione di non uscire di casa,se non dopo aver controllato le previsioni meteo. Altri possono sviluppare atteggiamenti agorafobici che li portano a non voler lasciare la propria casa dove si sentono al sicuro.
Come combattere la paura dei fulmini
La prima cosa che fa chi soffre di ceraunofobia/brontofobia è cercare conforto in altre persone. A chi non è capitato da bambino di correre nel lettone, dopo aver sentito il rimbombo dei tuoni? I genitori possono aiutare i propri figli a calmarsi e ad alleviare la paura, rassicurandoli e distraendoli con il racconto di storie, con la musica o attività di gioco. Ma se si è soli in casa, la prima reazione è quella di chiudere finestre e tapparelle e cercare un ulteriore riparo sotto le lenzuola, un ripostiglio o un bagno senza finestre.
La fobia dei tuoni e dei fulmini può interferire con la vita sociale e lavorativa e portare l’adulto ad evitare viaggi di lavoro o un escursione e i bambini a non andare a scuola.
Se si ha la consapevolezza che la propria paura è irragionevole e sproporzionata e se i sintomi, tra cui l’attacco di panico, durano da più di sei mesi, è necessario intervenire con trattamenti immediati, soprattutto se si tratta di bambini.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale sostituisce modelli di apprendimento errati con altri razionali e positivi. Chi ha paura di essere colpito da un fulmine dovrà focalizzarsi sul fatto che tale evento ha probabilità molto ridotte di verificarsi.
L’obiettivo viene raggiunto attraverso l’esposizione graduale allo stimolo temuto e a tecniche di respirazione controllata e di rilassamento. L’esposizione consiste nella visualizzazione di immagini e video di temporali, fino ad arrivare a uscire fuori in un giorno di forte pioggia.
Buoni risultati si possono ottenere anche con l’ipnosi, con la quale si affronta il fattore scatenante eliminando la risposta condizionata allo stimolo nel subconscio. Nei casi più gravi il medico può prescrivere medicinali anti-ansia e anti-depressivi.
A cura di Filomena Iannone