Perché ho paura degli insetti? L’Entomofobia
La paura degli insetti è indicata con i termini Entomofobia (dal greco entomos e phobos) o Insettofobia.
L’Entomofobia è una fobia specifica che si caratterizza per la paura persistente, irrazionale e incontrollabile degli insetti come api, calabroni, cimici, ragni, coccinelle, farfalle, mosche etc.
Nella vasta casistica della paura degli insetti, esiste una specifica fobia; tuttavia le più diffuse sono l’Aracnofobia (paura dei ragni) e l’Apifobia (paura delle api).
Generalmente le persone provano disgusto e repulsione per alcuni insetti. In certi casi, anche in assenza di una reale o una minaccia, possono soffrire di veri e propri attacchi di panico legati il terrore di essere morsi o punti e alla paura della trasmissione di malattie e infezioni o reazioni allergiche. Tale timore è legato alla loro grandezza, all’aspetto e alla velocità con cui sono in grado di spostarsi in volo.

Quali sono le cause dell’Entomofobia?
La causa più frequente che scatena l’Entomofobia è un evento traumatico vissuto nell’infanzia, come la puntura molto dolorosa di un calabrone (condizionamento classico). L’Entomofobia può essere anche trasmessa per osservazione (condizionamento vicario): una risposta appresa a una reazione eccessiva di un genitore, l’essere stato testimone di un’esperienza negativa accaduta ad altri e aver acquisito informazioni dai media.
Alcuni sostengono che ci sia anche una certa predisposizione genetica, una sorta di comportamento adattivo, tramandato di generazione in generazione dai nostri antenati per garantire la sopravvivenza della specie.
L’entomofobico soffre di ansia anticipatoria, ovvero il terrore che possano scatenarsi i sintomi e di conseguenza perdere il controllo.
Quali sono i sintomi della paura degli insetti?
La paura degli insetti può produrre sintomi diversi, con varie intensità, a seconda dello specifico stimolo fobico:
- ansia
- attacco di panico
- tachicardia
- difficoltà respiratorie
- eccessiva sudorazione
- mal di testa
- tremori
- vertigini
- nausea
- prurito immaginario
- agitazione
- paralisi
- urla e pianto
Pur essendo consapevole dell’assenza di pericoli, chi ne soffre, oltre ad evirare le situazioni in cui ci sia la probabilità di entrare in contatto con degli insetti, prende tutte le precauzioni necessarie. Ad esempio pulisce e disinfesta la propria casa costantemente.
Con il tempo, tale comportamento può diventare talmente invalidante da condizionarlo nella scelta del luogo in cui risiedere, con il rischio di arrivare al completo isolamento.
Come combattere la paura degli insetti
L’Entomofobia viene diagnosticata sulla base dei criteri stabiliti dal Manuale Diagnostico Statistico dei disturbi mentali.
Si ha paura di ciò che non si conosce, per cui un primo passo è cercare informazioni per imparare a comprendere il comportamento degli insetti, in modo da poter distinguere quelli innocui da quelli più pericolosi.
L’Entomofobia può essere superata in maniera efficace e duratura grazie alla terapia cognitivo – comportamentale. Uno specialista aiuta il paziente a prendere consapevolezza della propria paura, insegnandoli a gestire l’ansia attraverso tecniche di rilassamento. Nel contempo, procede con una ristrutturazione cognitiva con la quale i pensieri e le emozioni negative vengono sostituite con convinzioni reali per valutare l’effettiva pericolosità della situazione temuta.
Poi con l’esposizione sistematica il paziente viene esposto, in modo controllato, agli stimoli fobici, sulla base di una gerarchia precedentemente concordata, fino a quando l’ansia non scompare. Si inizia con la visione dell’immagine di un insetto, per poi arrivare in modo graduale all’interazione con esemplari reali.
A cura di Filomena Iannone