Pranic Healing: l’energia vitale che guarisce
La parola Pranic deriva dal sanscrito prana, che vuol dire energia vitale, il respiro primordiale che dà origine alla vita. Il Pranic Healing si serve proprio di questa energia per guarire e auto-guarire. È un’energia che tutti possediamo, un’energia che possiamo convogliare grazie ad uno strumento prezioso: le nostre mani.
Il Pranic Healing è di facile apprendimento e serve a risvegliare la capacità di auto guarigione e guarigione presente in ognuno di noi.
Le origini del Pranic Healing
Questa disciplina nasce dal connubio tra la medicina cinese e quella indiana ad opera del Maestro Cinese-Filippino Choa Kok Sui. Racchiude in sé le origini antiche di discipline e terapie cinesi come la Digitopressione, il Massaggio Chi, l’Agopuntura e il CHI KONG che sono state rivisitate e adattate alle esigenze della società moderna dal Maestro che ha diffuso e reso semplice e comprensibile questa tecnica.
Choa Kok Sui era un ingegnere chimico filippino di discendenza cinese ed è stato il fondatore del moderno Pranic Healing. Profondo conoscitore delle religioni e filosofie antiche orientali, ha posto le basi scientifiche di questa disciplina e ha partecipato attivamente alla sua diffusione in tutto il mondo. I suoi allievi stanno portando avanti i suoi insegnamenti e continuano nella diffusione del Pranic Healing in Asia e in tutto il mondo dove sono state istituite diverse fondazioni che usano questa tecnica per operare con l’infanzia disagiata.

I principi del Pranic Healing
Il Pranic Healing non si pone come cura alternativa, ma come una terapia complementare e un importante strumento di prevenzione. Infatti, parte dal presupposto che i disturbi fisici e psicofisici si manifestino in seguito ad alterazioni del corpo energetico e quindi ad un abbassamento dell’energia vitale. Tuttavia, questa può essere ristabilita e armonizzata grazie proprio al Pranic Healing. La tecnica del Maestro Choa Kok Sui può essere praticata sia su stessi, sia sugli altri.
Il Pranic Healing si basa su tre punti fondamentali:
– La diagnosi energetica, attraverso la quale si valuta la condizione del paziente e quella dell’area interessata in particolare.
– La rimozione dell’energia bloccata che crea il disagio psicofisico e/o ostacola la guarigione.
– La proiezione di una nuova energia vitale che permetterà al paziente di riprendere uno stato fisico ed energetico ottimale. Uno stato fisico che possa favorire la guarigione e l’allontanamento di disagi psichici. Imparando a gestire l’energia vitale, si impara anche a proteggersi dalle contaminazioni negative e a riconoscere il campo energetico. Elemento, questo, fondamentale per poter valutare lo stato del paziente. Inoltre si apprende come prevenire disfunzioni energetiche che abbassano le difese rendendoci più vulnerabili alle malattie e a ripulire il corpo da energie esterne.
Come funziona il Pranic Healing
Le mani sono lo strumento fondamentale, ma non è necessario il contatto vero e proprio. Questo, così, favorisce “l’accoglienza” da parte di molti pazienti che preferiscono non essere toccati. A volte proprio gli stessi blocchi energetici che causano il disagio psicofisico fanno sì che la persona non voglia essere toccata o comunque abbia delle resistenze. Con il Pranic Healing è possibile aggirare quest’ostacolo e procedere con la guarigione e la pulizia energetica. Come altre tecniche di auto guarigione, il Pranic Healing è caratterizzato dalla sua ambivalenza, ovvero, dal fatto che può essere praticato sia su se stessi che sugli altri. Nel fare questo, si può utlizzare la medesima tecnica che viene poi adattata a seconda della circostanza. I punti basilari rimangono i medesimi in entrambi i casi.
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