La Fitoterapia: il potere curativo delle piante
La Fitoterapia studia la pianta nel suo complesso e sfrutta tutte le sue proprietà, al contrario della Floriterapia che predilige il fiore. Phyton, è proprio il termine greco che indica la pianta nella sua totalità. Benché la scelta della materia prima sia diversa, la Fitoterapia, come la Floriterapia, ha origini antichissime.
Con buona probabilità, la Fitoterapia può essere considerata la prima forma di medicina che l’essere umano ha conosciuto e sistematizzato, abbinando l’uso delle piante alle varie patologie.
Per molto tempo, come è facile immaginare, è stata legata alla produzione spontanea del territorio. I vari studi, quindi, erano influenzati dalle caratteristiche botaniche della zona in questione e dall’area di appartenenza del medico/erborista che vi si dedicava. Solo con il tempo e con il diffondersi degli scambi tra i vari paesi iniziò quella che potremmo definire una contaminazione della scienza fitoterapica.
La storia della Fitoterapia
Le prime testimonianze dell’uso della Fitoterapia risalgono agli egizi. Tuttavia le veniva attribuita assoluta importanza anche tra i Greci e i Romani. Di seguito si spostò nei conventi, dove divenne appannaggio solo di monaci e suore. Basti pensare al lavoro di Santa Ildegarda di Bingen. Questa fu una monaca benedettina ed erborista, vissuta in Germania nella seconda metà del 1100. La sua opera, infatti, è ancora oggi presa in considerazione come fonte e spunto.
La linea di demarcazione tra antico e moderno, tra l’epoca delle erbe e quella della scienza è segnata dall’approccio scientifico verso il principio attivo. Non si usa più la pianta in quanto tale, ma se ne studia, con metodo scientifico, il principio attivo e le sue applicazioni. A questo proposito non bisogna dimenticare che molti dei principi attivi attualmente presenti nei farmaci convenzionali, derivano proprio dagli studi fitoterapici.

Come funziona la Fitoterapia
La Fitoterapia si avvale di tutto il fitocomplesso in modo da non privare la pianta di composti che possono essere determinanti per l’attività del principio attivo stesso. L’attenzione che viene posta nella valutazione dei farmaci fitoterapici non è inferiore a quella normalmente usata per gli alti farmaci. Si testano efficacia e sicurezza, ma al contrario di quello che spesso si pensa, la questione non è così facile da gestire.
Le Piante Medicinali sono soggette a facile deperimento. Il processo di raccolta, conservazione, lavorazione e la qualità stessa della pianta sono di fondamentale importanza. Questo, sia per la buona riuscita del prodotto che per la sua efficacia. La Fitoterapia è una scienza antica e ha una lunga tradizione che deve essere studiata, rispettata e migliorata. Tutto ciò grazie alla tecnologia usata in questo settore, non solo al fine di garantirne l’efficacia, ma anche per evitare rischi di tossicità. Le Piante Medicinali o Erbe Mediche hanno un potenziale enorme. Negli ultimi secoli, infatti, la scienza moderna lo ha sottovalutato per molto tempo. Solo negli ultimi anni si sta riprendendo in considerazione questo sconfinato potenziale.
La Fitoterapia oggi
Esistono vari di tipi di Fitoterapia, da quella comunemente usata per i disturbi più blandi a quella che viene impiegata come cura o come coadiuvante nella cura di vere e proprie patologie; i pareri a riguardo sono molto contraddittori e si discute molto sulla reale efficacia di questa scienza, ma bisognerebbe riflettere sul fatto che in base alle stime dell’OMS circa l’80% della popolazione mondiale si cura prevalentemente con la Fitoterapia.
Di fatto tra le cosiddette terapie alternative è indiscutibilmente la più usata e tra quelle che ottengono più riscontri favorevoli. È fondamentale però, che sia usata con serietà ed attenzione e da chi ha una profonda conoscenza delle piante e delle loro proprietà.
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