I benefici e le proprietà del Peperoncino
La pianta del Peperoncino appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Perenne nel suo habitat naturale, se coltivata, sovente non supera l’anno di vita.
Esistono moltissime specie e cultivar di Peperoncino ma, in ogni caso, la sola parte ad essere utilizzata è il frutto che può assumere diverse colorazioni: dal rosso al verde passando per il giallo e il viola.
Le proprietà del Peperoncino
La vitamina C contenuta nel frutto risulta essere sei volte maggiore di quella presente in un’arancia. Purtroppo, essiccando o cuocendo i frutti, questa viene quasi completamente perduta. Il Peperoncino contiene inoltre le vitamine B1, B2, PP e la provitamina A. Insieme alla capsaicina, contiene anche la diidrocapsaicina entrambi appartenenti al gruppo di sostanze chimiche che danno al frutto il tipico gusto piccante. Gusto, che viene mantenuto praticamente inalterato, sia dopo l’essiccazione che dopo la cottura o il congelamento. Inoltre, queste sostanze sono altamente antibatteriche. Per questo nei paesi caldi è usato anche come conservante di cibi.
Tutte queste sostanze fanno del Peperoncino un ottimo coadiuvante per la risoluzione di problemi a carico del sistema circolatorio. Infatti, abbassa le quantità di colesterolo e risulta utile per far diminuire la pressione sanguigna. Inoltre, il regola le funzioni epatiche e intestinali, combatte i reumatismi, l’arteriosclerosi, l’artrosi e le emorroidi. Considerato anche un buon antidolorifico e antiossidante naturale, risulta ottimo per combattere l’insorgenza di bronchiti ed ha la fama di essere uno degli alimenti antitumorali per eccellenza.
Come si utilizza il Peperoncino
Come già detto della pianta del Peperoncino si usa solo il frutto. Crudo e fresco è il miglior modo per consumarlo dato che mantiene inalterate tutte le sue proprietà ma può essere anche essiccato e ridotto in polvere, congelato, conservato sottolio o cotto.

In cucina si usa ormai da secoli per insaporire pietanze di qualsiasi genere sia a base di carne che di pesce. In medicina, invece, possono essere utilizzate delle creme o unguenti estratti dalle bacche.
Tra l’altro, grazie alla presenza di vitamina E questa spezia risulta essere uno dei più potenti afrodisiaci presenti in natura. Proprio la vitamina E è considerata la vitamina della fecondità.
Attenzione a non ingerire dosi troppo elevate dato che può causare arresto respiratorio.