I benefici e le proprietà dell’Aquilegia
L’Aquilegia, il cui nome scientifico è Aquilegia vulgaris, appartiene alla famiglia delle ranuncolaceae e ha molteplici proprietà terapeutiche.
Il suo fiore appare in primavera ed è molto caratteristico: è formato, infatti, da cinque sepali che circondano cinque petali con lunghi speroni colorati di bianco, azzurro, giallo, rosso, rosa, lilla, viola e avorio. Il nome deriva dal latino aquilegium il cui significato è “recipiente per l’acqua”. Ci sono circa 70 specie di Aquilegia, con numerosi ibridi e varietà orticole.
Le proprietà dell’Aquilegia
In passato l’Aquilegia veniva molto usata; si pensava facesse bene sia alla vista che per curare dei disturbi del sistema nervoso e lo scorbuto. Veniva usata, inoltre, anche come antisettico, astringente, calmante e detergente. Al giorno d’oggi si cerca di non utilizzarla perché sia i fiori che i semi contengono più sostanze tossiche che benefiche.
Come si utilizza l’Aquilegia

Di questa caratteristica pianta, si usano i semi, i fiori, le foglie e le radici. Come già accennato, però, l’uso che se ne fa al giorno d’oggi è molto limitato. Molto comune, invece, era l’uso in tempi passati, soprattutto nel Medioevo. I fiori si usavano soprattutto come condimento, in piccole quantità, insieme ad altre verdure. Essendo una pianta che contiene diverse sostanze tossiche, se ne sconsiglia l’uso salvo che sotto diretto controllo medico. Le foglie possono anche essere usate per lucidare il rame e togliere le macchie di inchiostro o di ruggine dai vestiti.